Mario Nicolella ha una esperienza consolidata davanti alle giurisdizioni francesi ed italiane. I due Paesi condividono tradizioni giuridiche comuni (diritto romano, i codici napoleonici e oggi, l’armonizzazione derivante dal diritto dell’Unione europea) ma presentano sensibili differenze nelle rispettive procedure e nel diritto sostanziale.
In Francia il contenzioso tra privati si svolge, in primo grado, davanti ai Tribunali Judiciaires e ai Tribunali de proximité e in appello, davanti alle Cours d’appel. Il ricorso in cassazione è uno strumento procedurale utilizzato meno frequentemente rispetto al costume giudiziario italiano.
La soluzione procedurale più efficace sarà messa in opera sin dall’introduzione dell’istanza fino all’esecuzione della decisione ottenuta. In funzione del grado di complessità della causa, questa potrà essere oggetto di una procedura di urgenza o di una citazione. Al riguardo, se necessario, potranno essere richieste delle misure cautelari contro il debitore anche prima dell’inizio del processo per evitare che questi si renda insolvente nell’attesa della decisione.
Nel caso in cui il debitore sia posizione debitoria, sarà utile far valere degli argomenti di difesa e una buona conoscenza della procedura permette spesso di indurre il creditore verso un accordo transazionale.
Di fronte all’inesecuzione contrattuale di un’obbligazione, più azioni contenziose possono essere ipotizzate. Esse vanno dalla citazione per esecuzione forzata alla domanda di risoluzione giudiziaria del contratto, passando per l’azione in responsabilità contrattuale finalizzata all’ottenimento di un risarcimento. Il contenzioso potrà insistere anche sulla validità del contratto che sarà allora oggetto di un’azione in nullità, per esempio, per vizio del consenso (dolo, errore) o per il non rispetto di una regola imperativa di ordine pubblico o di un formalismo.